Piazza Armerina – Le reazioni allo scontro in aula: “Il consigliere Amore chieda pubblicamente scusa”
RICEVIAMO DA UN GRUPPO DI CONSIGLIERI COMUNALI IL SEGUENTE COMUNICATO.
Abbiamo atteso qualche ora nella speranza che il consigliere Amore rivolgesse pubblicamente le sue scuse al Sindaco, al consiglio comunale e all’intera città per l’inqualificabile gesto di violenza rivoltogli.
È inaccettabile un gesto così grave da rappresentante delle istituzioni. Non ci si rende conto che questi comportamenti, oltre ad offendere l’onore e il decoro di chi li riceve incrinano l’immagine delle istituzioni.
Per venire ai fatti, e per dovere di cronaca al fine di evitare ogni associazione tra il sindaco Cammarata e il violento ed intollerabile comportamento del consigliere Renzo Amore, dopo diverse ore di confronto tra maggioranza e opposizione, a seguito di GRAVI e DIFFAMANTI illazioni rese dallo stesso, tra l’altro su argomenti che nulla c’entravano con il consiglio comunale, il Sindaco faceva rilevare come lo stesso consigliere, evidentemente, proprio dal tenore e dai contenuti di quanto dallo affermato, ignorasse la materia di cui animosamente discuteva, dandogli appunto dell’ignorante. Nulla di più, certamente con toni accesi, ma sempre nel rispetto del confronto e dei ruoli. A seguito di ciò, in maniera del tutto scomposta, Amore inveiva minacciando addirittura di lesioni fisiche il Sindaco. Tutto questo, che prescinde dalla politica, non solo non può essere accettato ma va duramente condannato senza alcun indugio.
Si è rappresentanti del popolo e in quanto tali non sono tollerabili messaggi di violenza! Ricordiamo che proprio a causa di certi atteggiamenti Nino Cammarata è stato vittima di minacce proprio per la carica che ricopre, ed è inaccettabile che tali comportamenti giungano proprio da un consigliere comunale. Segnaleremo la gravità di tale comportamento al Prefetto di Enna.
Il consigliere Amore, intanto, chieda pubblicamente scusa o si dimetta da un ruolo che evidentemente non può ricoprire”.
I consiglieri comunali
Marco Incalcaterra
Dino Vullo
Vincenzo Paffumi
Giuseppe Gagliano
Debora Zanerolli
Epifanio di Salvo