“L’artigianato artistico fino ad ora è stato fortemente penalizzato dalle scelte di Governo, serve un cambio di rotta” – così Salvatore Giunta, Presidente dell’Artigianato Artistico e Tradizionale di CNA commenta l’ennesimo provvedimento del Governo che pare escluda nuovamente gli artigiani dai benefici previsti per altre categorie. “L’artigianato Artistico e tradizionale viene sempre descritto come un patrimonio da tutelare, per il suo rapporto con il territorio e per la sua capacità di esprimere vere e proprie forme d’Arte, adesso invece di sostenerlo, lo si esclude dagli aiuti.”
“Nonostante i provvedimenti ci consentono di tenere i laboratori aperti, subiamo limitazioni importanti nella vendita. – spiega il dirigente CNA – Sono state cancellate le manifestazioni fieristiche e le iniziative di promozione, nelle zone rosse i punti vendita vengono chiusi al pari delle altre attività che accedono ai ristori e in quelle arancioni veniamo penalizzati dal divieto di spostamento tra comuni. Eppure l’artigianato d’arte non è un supermercato, i nostri clienti vengono spesso da altri comuni perchè la produzione è diversa da una bottega e l’altra”
“Avevamo chiesto a gran voce l’utilizzo del calo del fatturato per individuare le imprese in alternativa ai codici di attività – gli fa eco il Presidente di CNA Filippo Scivoli – In questo modo sarebbero emerse anche le situazioni distante imprese danneggiate dalle limitazioni alla filiera”
“Con rammarico constatiamo che non si è tenuto conto di questo parametro di buon senso, sostenuto oltre che dalla nostra organizzazione anche da tanti altri operatori economici e sociali – continuano i dirigenti di CNA, Filippo Scivoli e Salvatore Giunta – Ci dispiace che continua a si perseverare nell’errore. Auspichiamo quanto meno l’inserimenti di queste attività nel prossimo provvedimento prima che sia troppo tardi e si disperda un patrimonio di arte e tradizione.”