Agira – Padre e figlio arrestati dai carabinieri per detenzione illegale di armi e allaccio abusivo alla rete elettrica
Detenzione abusiva di arma clandestina e munizionamento e furto aggravato di energia elettrica, con queste accuse sono finiti in manette un padre e un figlio di Agira, arrestati dai carabinieri. I militari di Enna , che hanno operato con l’ausilio dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno effettuato un blitz in una proprietà terriera degli indagati e hanno rinvenuto durante la perquisizione, ben occultato all’interno di un magazzino, un fucile semiautomatico, calibro 12, con matricola abrasa e perfettamente funzionante, oltre ad otto cartucce dello stesso calibro.
Nel corso della stessa perquisizione, i carabinieri hanno anche verificato la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica, realizzato con un collegamento diretto alla rete Enel. L’elettricità serviva ad alimentare le celle frigorifere e le caldaie dell’azienda agricola dei due arrestati. Padre e figlio sono stati posti agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio, ad Agira, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Enna.
Inoltre i carabinieri a Troina nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di armi nonché del fenomeno dell’esercizio abusivo dell’attività venatoria, hanno deferito in stato di libertà 5 cacciatori messinesi. Gli stessi venivano sorpresi in contrada “Sambuchello” ricadente nell’area protetta del parco dei Nebrodi inequivocabilmente intenti a svolgere attività venatoria di frodo. Durante il controllo sono stati sequestrati 3 fucili da caccia e circa 120 munizioni di vario calibro illegalmente detenute. I 5 cacciatori sono stati denunciati per i reati di “detenzione illegale di armi e munizioni” e “introduzione di armi in area protetta sottoposta a vincolo”.