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Piazza Armerina – Covid-19 a quota settanta. Pericoloso assalto al pronto soccorso del Chiello.

Piazza Armerina – Covid-19 a quota settanta. Pericoloso assalto al pronto soccorso del Chiello.

A Piazza Armeria sono 70 i positivi al test del Covid-19, solo due sono i ricoverati mentre gli altri presentano sintomi assai lievi o sono asintomatici. In questa fase i contagi si verificano soprattutto tra familiari ed è per questo che è consigliato utilizzare le mascherine quando si ci reca a casa di parenti o amici, specialmente in presenza di persone anziane. L’Asp fa sapere che il pronto soccorso dell’ospedale Chiello in questi giorni è preso d’assalto da pazienti provenienti da tutto l’ambito territoriale servito dall’ospedale piazzese. L’eccessivo afflusso di persone finisce però per mettere a rischio chi registra i sintomi di una banale influenza ed entra in contatto con chi è stato contagiato dal covid-19.

Come è stato ricordato più volte la procedure da seguire in caso di persistenza di sintomi evidenti, soprattutto forte difficoltà a respirare e febbre alta che non cala, prevede in prima battuta una telefonata al proprio medico di famiglia che guiderà il paziente e fornirà tutta l’assistenza necessaria. Inoltre, sia quando si manifestano dei sintomi che quando si sospetta di essere entrati in contatto con una persona positiva al covid-19, è necessario porsi in autoisolamento volontario. Recarsi al pronto soccorso solo in casi estremi.

Una riflessione
A margine di questa notizia vorrei sottolineare un fatto che non deve passare inosservato. L’afflusso al Chiello da parte di tante persone , molte delle quali provenienti dal vasto bacino di utenza che serve il nostro ospedale, è la dimostrazione evidente dell’importanza capitale del nostro presidio ospedaliero in provincia di Enna. Sui tentativi degli anni passati di chiudere una struttura ospedaliera indispensabile come il Chiello, fatta con da una certa dirigenza sanitaria che ha operato in malafede  mettendo anche  rischio la vita di migliaia di persone,  speriamo sia messa la parola fine.

Nicola Lo Iacono

 

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