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Valguarnera – La Guardia di Finanza sequestra patrimonio ad un appartenente a cosa nostra

Valguarnera –  La Guardia di Finanza sequestra patrimonio ad un appartenente a cosa nostra

Ammonta ad oltre 600 mila euro il patrimonio sequestrato dalle fiamme gialle del Comando Provinciale di Enna, in esecuzione di un decreto del Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di Prevenzione – a F. A., di anni 82, già imprenditore originario del Comune di Valguarnera Caropepe (EN), ora emigrato negli Stati Uniti, coinvolto in numerose operazioni a contrasto della criminalità organizzata ennese, tra le quali spiccano quelle denominate “Corral” e “Valle del Dittaino”, per aver favorito, tra l’altro, la latitanza di esponenti di spicco di “cosa nostra” del calibro di Giuseppe Madonia detto “Piddu” – capo della famiglia mafiosa di Caltanissetta- e Bernardo Provenzano, così come sostenuto da alcuni collaboratori di giustizia.

Accuse di mafia da cui, per varie vicissitudini, in passato è uscito indenne da condanne, ma che sono state ritenute sufficienti, per i giudici della prevenzione, a ravvisare la pericolosità sociale dell’anziano imprenditore, qualificata dall’appartenenza all’associazione mafiosa operante nel territorio di Valguarnera Caropepe (EN) e, pertanto, sottoposto nell’anno 2003 a misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.

All’esito di mirate investigazioni economico-patrimoniali i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria alla sede, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, dimostravano che il prevenuto, indicato presso la comunità di Valguarnera come “IL PADRINO”, aveva destinato proventi di dubbia provenienza nell’acquisizione di beni immobili intestati a familiari, estranei al contesto criminale, al solo scopo di schermare la titolarità effettiva del patrimonio.

In particolare, l’analisi attenta e meticolosa della documentazione acquisita, corroborata da mirate indagini finanziarie, ha permesso di evidenziare come tale patrimonio immobiliare sia stato ritenuto, dai militari operanti, in evidente sproporzione rispetto ai modesti redditi dichiarati.

Il solido quadro indiziario fornito acquisito dalla Fiamme Gialle e partecipato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta al Tribunale – Sezione le Misure di Prevenzione, è stato ritenuto idoneo a consentire il sequestro di ben 5 immobili e 7 terreni tutti ricadenti nel territorio di Enna e Valguarnera Caropepe (EN), tra i quali emerge una lussuosa villa indicata, da più collaboratori di giustizia, quale luogo di incontro di latitanti di elevato spessore criminale. I beni sono adesso affidati ad un amministratore giudiziario incaricato dal Tribunale.

Il provvedimento eseguito testimonia, ancora una volta, la costante ed incessante azione della Guardia di Finanza di Enna, svolta in conformità alle direttive strategiche fissate dal Comando Generale – nella funzione di polizia economico finanziaria a forte vocazione sociale – a contrasto della criminalità organizzata ed ai tentativi di inquinamento dell’economia legale, con effetti distorsivi sulla libera concorrenza, in pregiudizio degli operatori rispettosi delle regole.

 

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