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Nuova operazione della Guardia di Finanza contro la mafia dei Nebrodi.

Nuova operazione della Guardia di Finanza contro la mafia dei Nebrodi.

Operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Enna, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta che, sin dal corso delle prime ore del mattino di ieri, ha visto impegnati circa 50 militari delle Fiamme gialli ennesi con l’ausilio di unità cinofila antivaluta (cash-dog) della Compagnia Pronto Impiego di Catania per dare esecuzione a 10 provvedimenti di perquisizione personale e domiciliare in diversi comuni delle provincie di Enna, Messina e Catania. Tra i soggetti destinatari dei provvedimenti figurano elementi di spicco della criminalità organizzata di stampo mafioso operante nel territorio dei Nebrodi, coinvolti a vario titolo per i reati di turbata libertà degli incanti e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, commessi con l’aggravante del metodo mafioso.

L’odierna operazione, denominata “New Park”, vede indagati complessivamente 14 soggetti, alcuni dei quali già destinatari in passato di misure restrittive custodiali per fatti analoghi, (CONTI TAGUALI Giuseppe, PRUITI Carmela, CONTI TAGUALI Gaetano, CONTI TAGUALI Calogero, CONTI TAGUALI Sebastiano, CONTI TAGUALI Maria, MIRACOLO Melissa, MUSARRA PIZZO Sebastiano, ARMELI IAPICHINO Salvatore, FOTI BELLIGAMBI Sebastiano, imprenditori agricoli, MILITELLO Giuseppe Alessandro e PANTÒ Salvatore, direttori protempore dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Troina), e rappresenta l’epilogo di una complessa ed articolata attività di indagine iniziata nel 2018, coordinata in tutte le sue fasi dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta e svolta, nello specifico, dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Nicosia.


L’infiltrazione della criminalità organizzata nebroidea, sulle assegnazioni dei pascoli dell’Azienda Speciale di Troina (EN) era stata già individuata dai Finanziari del Comando Provinciale di Enna in altre operazioni, “Nebros I e II” del gennaio 2017 e del novembre 2018. Oggetto di questo nuovo filone investigativo è l’assegnazione, condizionata dall’influenza mafiosa, da parte dell’Azienda Speciale di Troina  di 1.100 ettari pascolivi, svoltasi mediante licitazione privata con il metodo delle offerte segrete, relativa agli anni 2014 e 2017 (EN).

Gli indagati, tutti imprenditori agricoli, con la presunta connivenza del direttore pro-tempore dell’Azienda Silvo-Pastorale avvalendosi del metodo mafioso e alla forza intimidatrice hanno di fatto monopolizzato le procedure negoziali, scoraggiando l’accesso alle stesse ad altri concorrenti.

 

– che procedeva anche all’arbitrario frazionamento del valore dei contratti al di sotto della soglia all’epoca prevista per le verifiche antimafia –  con fondate aspettative di aggiudicazione della gara pubblica, ottenendo in tal modo l’assegnazione di lotti pascolivi mediante la presentazione di offerte “incoerentemente” minime – previamente concordate tra i coindagati – rispetto a quelle fissate a base d’asta. Inoltre, nel corso della gara bandita nel 2017, è stato possibile accertare un’ulteriore ipotesi di estorsione ad opera di altri 2 indagati a danno di un imprenditore della provincia di Messina legittimamente assegnatario di alcuni lotti pascolivi i quali erano precedentemente gestiti dagli indagati e da altri soggetti consentendo loro di percepire  indebitamente contributi comunitari per importi pari a 2.5 milioni di euro negli anni 2014/2017.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari eseguite dai Finanzieri del Comando Provinciale di Enna sono stati rinvenuti e sottoposti a ritiro cautelare ai sensi del Testo Unico di P.S.12 fucili, 3 pistole, 10 coltelli e munizionamenti di vario calibro. L’operazione NEW PARK s’inquadra nel più ampio contesto della lotta alla criminalità organizzata e della tutela della spesa pubblica conformemente alle direttive strategiche delineate dal Comando Generale del Corpo, nella prospettiva di intercettare il malaffare relativo ai finanziamenti nazionali e comunitari il cui indebito percepimento per la mafia rappresenta un business di fondamentale importanza accanto alle estorsioni e alla droga.

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