Claudio Marazzini rieletto Presidente dell’Accademia della Crusca
Ieri, mercoledì 1° luglio 2020, Claudio Marazzini, in carica dal 2014, è stato rieletto Presidente dell’Accademia della Crusca, per il suo terzo e ultimo mandato che avrà termine nella primavera 2023. Il nuovo Consiglio direttivo che affianca il Presidente e delibera sulle attività ordinarie dell’Accademia è stato rinnovato e risulta ora così composto: Claudio Marazzini (Presidente), Aldo Menichetti (Vice Presidente), Annalisa Nesi (Accademica Segretaria), Paolo D’Achille e Giuseppe Patota (Consiglieri).
Per la prima volta nella sua storia secolare il Collegio degli Accademici della Crusca si è riunito in via telematica martedì 30 giugno attraverso la piattaforma Google Meet, prima in seduta ordinaria per approvare il bilancio consuntivo 2019, e poi in seduta straordinaria per il rinnovo delle cariche del Presidente e del Consiglio Direttivo.
Le votazioni per le cariche si sono svolte nel pomeriggio di ieri attraverso la piattaforma di voto elettronico Eligo, che garantisce la segretezza e la sicurezza del voto. A queste hanno partecipato, di persona o per delega, 36 dei 42 accademici aventi diritto al voto. Una sfida ai tempi della pandemia COVID-19 che l’Accademia ha superato.
Claudio Marazzini (https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Marazzini), nato a Torino nel 1949, formatosi nell’Università di Torino nella scuola di Gian Luigi Beccaria, è stato dal 1998 al 2019 professore ordinario di Storia della lingua italiana nella Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro (Vercelli). In precedenza ha insegnato nelle università di Macerata (1988-93) e Udine (1994-1997). Ha tenuto corsi all’estero, all’Università di Losanna, in qualità di professeur invité. Il suo campo di studi è la storia della lingua italiana, che ha esplorato in molti saggi, libri e articoli su riviste specializzate (Lingua nostra, Lettere italiane, Studi linguistici italiani, Studi piemontesi, Historiographia linguistica ecc.), dedicando speciale attenzione al Piemonte, alle teorie linguistiche sviluppate in Italia e in Europa, alla questione della lingua, alla storia della lessicografia: nel 2009 ha pubblicato un’ampia storia dei vocabolari della lingua italiana. È autore di oltre 250 pubblicazioni (se ne veda l’elenco completo in http://home.teletu.it/clamaraz/).
È anche autore di manuali generali dedicati alla storia linguistica italiana, dei quali il più affermato come testo di riferimento è La lingua italiana. Profilo storico. Una versione dell’opera rivolta a un pubblico più largo, la Breve storia della lingua italiana (Bologna 2004), è stata tradotta in tedesco (Tübingen, 2011). Condirige la rivista “Lingua e stile”, pubblicata dalla Società Editrice il Mulino di Bologna.
Svolge anche attività giornalistica: dal 1990 è titolare della rubrica di lingua Parlare e scrivere del settimanale “Famiglia Cristiana”; ha tenuto una rubrica attenta ai temi linguistici anche sul mensile “Letture” (oggi cessato). Ha scritto opere rivolte alla scuola, pubblicate da Zanichelli, SEI, D’Anna.
Dal 1999 al giugno 2002 ha fatto parte del direttivo dell’Associazione che raggruppa gli studiosi di storia della lingua italiana, l’ASLI. È membro dell’ASLI e della Società Italiana di Glottologia. Dal 18 maggio 2010 è socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino per la classe di Scienze morali, storiche e filologiche. Dal 2011 è accademico ordinario della Crusca e dal 2012 fa parte del Consiglio direttivo dell’Accademia. Il 23 maggio 2014 è stato eletto per la prima volta Presidente dell’Accademia della Crusca. Recentemente ha fatto realizzare e ha donato la propria pala all’Accademia della Crusca. Nome accademico: Boreale. Motto: “Sotto la neve pane”.
Aldo Menichetti (Vice Presidente), Socio dal 1995, Accademico dal 2010. Già docente di Filologia romanza presso l’Università di Friburgo (Svizzera) dal 1968 al 2005, con ripetuti incarichi di Filologia italiana presso quella di Losanna. Dal 1981 al 2003 professore a contratto di Filologia romanza all’Università Cattolica di Milano. Dirige il Centro di Filologia Italiana dell’Accademia e gli «Studi di Filologia italiana». È membro dell’Accademia Ambrosiana e dottore honoris causa dell’Università di Timişoara. Si è occupato in particolare dei poeti italiani delle origini e di metrica.
Annalisa Nesi (Accademica Segretaria), Accademica corrispondente dal 12 dicembre 2011. Accademica ordinaria dall’11 settembre 2013. È socia del Centro di studi filologici e linguistici siciliani. Professore ordinario di Linguistica italiana all’Università degli Studi di Siena, ha partecipato e partecipa a vario titolo a imprese atlantistiche nazionali e internazionali fra le quali si citano l’Atlas Linguistique Roman (ALIR), Atlas des Côtes de l’Arc Nord-Occidental de la Méditerranée (ALCONOM), l’Atlante Linguistico Mediterraneo (ALM), grazie all’esperienza maturata all’Università di Firenze nella redazione dell’Atlante Lessicale Toscano (ALT) fino a compimento dell’opera. Si occupa di italiano contemporaneo con particolare riguardo alla regionalità, di dialettologia toscana e corsa, di usi dell’italiano letterario in Corsica con particolare riguardo all’Ottocento e delle prime testimonianze di canti popolari in corso. Si è dedicata allo studio di lessici tecnici e saperi tradizionali fra lingua, lingua tecnico-scientifica e dialetto nell’ambito delle attività del bosco e della pesca lagunare e marittima.
Paolo D’Achille. Socio dal 16 maggio 2011. Accademico ordinario dall’11 settembre 2013. Professore ordinario di Linguistica Italiana all’Università Roma Tre. È stato presidente della SILFI (Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana), segretario dell’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana), membro del Comitato Esecutivo della SLI (Società di Linguistica Italiana). È socio ordinario dell’Arcadia e socio corrispondente della Società Romana di Storia Patria. Ha fatto parte del comitato scientifico della Enciclopedia dell’italiano, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana. Si è occupato in particolare dei rapporti tra il parlato e lo scritto, la produzione semicolta, la lingua del melodramma e del teatro, le scritture esposte, neologismi, editing e revisione redazionale dei testi, varietà regionali di italiano, linguaggio giovanile, lingua di vecchi e nuovi media. Ha condotto ricerche sulla situazione linguistica romana e laziale con particolare riferimento al dialetto romanesco dall’Ottocento a oggi. Recentemente ha fatto realizzare e ha donato la propria pala all’Accademia della Crusca. Nome accademico: Integrale Motto: “Dentro ogni tutto, ed antico e novello”.
Giuseppe Patota. Accademico corrispondente dall’11 settembre 2011. Accademico ordinario dal 20 febbraio 2017. Giuseppe Patota è professore ordinario di Linguistica italiana presso l’Università di Siena. È Accademico della Crusca, socio nazionale dell’Accademia dell’Arcadia, socio dell’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana), socio della SILBA (Société Internationale Leon Battista Alberti), membro della giuria del “Premio Strega” e membro del Gruppo di lavoro consultivo per la promozione della cultura e della lingua italiana nel mondo istituito presso il MAECI. Nel 2015 è stato membro, e dal 2016 è presidente, della giuria delle Olimpiadi di italiano organizzate dal MIUR. È direttore delle collane “Grammatiche e lessici” e “Le varietà dell’italiano. Scienze arti professioni” pubblicate dall’Accademia della Crusca e membro del comitato scientifico del Bollettino di Italianistica. Dal 2004 al 2015 è stato direttore scientifico del Dizionario Italiano Garzanti. È condirettore, con Valeria Della Valle, dell’ultima edizione del Vocabolario Treccani. Si è occupato di lingua letteraria italiana trecentesca e sette-ottocentesca, di sintassi storica dell’italiano, di storia della grammatica e dell’educazione linguistica in Italia. Ha al suo attivo circa 160 pubblicazioni, alcune delle quali sono state tradotte e pubblicate in Francia e in Giappone. Dal 2008 Giuseppe Patota è consulente linguistico di Rai Scuola per la realizzazione di programmi finalizzati all’insegnamento dell’italiano a stranieri. Tra questi: “In Italia” (www.initalia.rai.it/), “Cantieri d’Italia” (www.cantieriditalia.rai.it/) “Grande Portale della Lingua Italiana” (www.italiano.rai.it/).
«Ringrazio i colleghi accademici per la stima e la fiducia dimostratami – ha dichiarato il Presidente rieletto – e in particolare il mio pensiero grato va ai presidenti emeriti Nicoletta Maraschio e Francesco Sabatini, i quali, durante i loro mandati, hanno aperto la strada che io ho seguito, indirizzando l’attività della Crusca verso obiettivi al passo con il mutare dei tempi e con l’evolversi della sensibilità linguistica nazionale. Auspico che nei prossimi anni l’Accademia della Crusca possa confermare i suoi risultati brillanti, e possa rafforzare il consenso di cui gode presso il largo pubblico. La gente ci ha accordato la sua fiducia, e questo favore, ormai definibile come “popolare”, accresce la nostra responsabilità.
Proseguiremo inoltre con tecniche moderne la nostra attività lessicografica, specializzazione dell’Accademia fin dalle origini. Vogliamo incrementare al tempo stesso l’alta formazione in campo linguistico, la promozione e la diffusione della lingua italiana e il prezioso servizio di consulenza linguistica fornito dai nostri esperti, guidati dall’accademico Paolo D’Achille. Vanno in questa direzione anche i progetti ormai avviati dell’Osservatorio sugli italianismi nel mondo, del Vocabolario della Commedia dantesca e del Vocabolario dell’italiano postunitario (VoDIM), che comprende anche la base dati di retrodatazioni ArchiDATA. In tutti questi progetti ha largo spazio la sperimentazione informatica avanzata, anche in collaborazione con prestigiosi istituti del CNR. Nello svolgere il nostro mandato non trascureremo i servizi da rendere alle pubbliche istituzioni, che spesso si rivolgono a noi per consulenza sui temi della chiarezza e della comunicazione sociale. Non ci dimenticheremo di prendere posizione in maniera ferma ogni qual volta la lingua italiana sia aggredita o privata dei suoi diritti.»