Piazza Armerina, un sogno: l’ex Aea Siace centro fieristico polifunzionale
Il Turismo rappresenta da un punto di vista economico per Piazza Armerina quello che negli anni passati rappresentava la raffineria di petrolio per Gela, anche se nei cittadini di Piazza Armerina questa consapevolezza a volte manca. Ma le potenzialità produttive della città dei Mosaici non sono legate solo allo sviluppo turistico costruito sulla Villa romana del Casale e il centro storico della città, la natura ci ha infatti donato un’altra importante risorsa da utilizzare: l’ex area Siace.
Da anni chiediamo agli amministratori di turno di mettersi in moto per individuare le risorse finanziarie in grado di trasformare quell’area in uno spazio fieristico di migliaia di metri quadri in grado di dare lavoro a centinaia di famiglie e creare un importante indotto economico.
Piazza Armerina è al centro della Sicilia ed è molto avvantaggiata rispetto ad altre città sia da un punto di vista geografico che logistico. Realizzare un’area fieristica potrebbe voler dire intercettare un mercato, quello dei Paesi del mediterraneo, a cui manca un vero e proprio punto di riferimento per l’interscambio commerciale. Vi starete chiedendo perché la politica in questi anni non ha preso in considerazione questa opportunità. La causa principale credo stia nell’orizzonte temporale che i politici utilizzano quando definiscono le loro azioni. Realizzare un polo fieristico comporterebbe un visione che supera i cinque anni, periodo in cui si consuma una legislatura e nessun politico, sapendo quanto è difficile essere confermati al governo della città, avverte la necessità di operare con una visione a lungo termine.
Il sindaco Nino Cammarata proprio nei giorni scorsi ci ha confermato che sull’argomento l’amministrazione sta ragionando ed è per questo che approfittiamo di questa intenzione, sperano che non resti tale, per dare qualche suggerimento.
L’area ex-Siace è così vasta che potrebbe ospitare non solo importanti spazi espositivi al coperto ma anche tutta un serie di strutture dedicate all’intrattenimento e al turismo congressuale. Un centro fieristico polifunzionale con l’obiettivo di sfruttarne le potenzialità tutto l’anno. Immaginiamo in quell’area un teatro tenda, una serie di sale congressuali, zone di socializzazione e ristorazione, spazi attrezzati per accogliere grossi eventi musicali, una piscina comunale al coperto, spazi dedicati agli anziani, ai più giovani e al benessere . Sarebbero centinaia le professionalità che troverebbero impiego in un centro come quello descritto e migliaia le aziende che potrebbero sfruttarlo tutto l’anno per presentazioni, meeting, ecc.
I finanziamenti potrebbero provenire da fonti diverse e con diverse finalità ma concentrate in un unico spazio. Se un progetto di questo tipo dovesse decollare sarebbero intere generazioni di giovani ad avvantaggiarsene, quei giovani che per trovare lavoro oggi sono costretti ad emigrare al nord. Per raggiungere questo obiettivo non può bastare solo il lavoro di un sindaco ma tutta la città, con tutte le sue risorse umane, deve mettersi a disposizione del progetto superando divisioni, antagonismi e preconcetti. Speriamo che la politica se ne renda conto.
Nicola Lo Iacono