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L’ex candidato a sindaco Filippo Miroddi: il CGA respinge dopo due anni il suo inutile ricorso

L’ex candidato a sindaco Filippo Miroddi: il CGA respinge dopo due anni il suo inutile ricorso

Si è conclusa dopo due anni la questione relativa al’inutile ricorso presentato dal candidato a sindaco  Filippo Miroddi che pretendeva il riconoscimento di voti derivanti da schede palesemente nulle . Il CGA di Palermo ha respinto  in maniera definitiva il ricorso.
L’ex sindaco di Piazza Armerina, che ha amministrato la città dal 2013 al 2018 , dopo la bocciatura del TAR del dicembre 2018 aveva insistito ricorrendo al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana.

Questa sentenza mette la parola fine ad una vicenda grottesca che solo la fantasia di qualche fan dell’ex sindaco, interessato ad una sua rielezione,  vedeva come una possibilità reale di stravolgere il chiaro esito venuto fuori dalle urne nella primavera del 2018. L’amministrazione Miroddi è stata la peggiore dal dopoguerra e  , secondo un mio personale parere, la bocciatura nel 2018 alle elezioni non fu che una logica conseguenza di una costante improvvisazione nell’amministrare e nell’incapacità nell’affrontare i problemi della città. All’ex sindaco nella competizione elettorale andarono poco più di 1200 voti rispetto ai 5000 attesi.  

Fra l’altro Miroddi e gli ex assessori sono stati rinviati a giudizio e dovranno affrontare un processo per le questioni legate alla compilazione del bilancio del 2015. Questo non vuol dire che sono colpevoli ma semplicemente che  in qualche maniera dovranno affrontare lo stress di presentarsi davanti ad un giudice e provare la propria innocenza e che comunque su quegl’atti la magistratura ritiene opportuno fare chiarezza.

A breve l’ex sindaco Miroddi dovrà affrontare anche il giudizio della Corte dei Conti con l’ipotesi di danno erariale in relazione alla vicenda relativa agli incarichi conferiti  a due esperti durante  il periodo  in cui ha amministrato. 

Non finisce qui. Rimane aperta la questione della responsabilità del default del comune di Piazza Armerina. Se si dovesse appurare la responsabilità diretta di Miroddi e di tutta la sua giunta in relazione al dissesto, l’ex sindaco e i suoi assessori rischierebbero l’ineleggibilità per dieci anni, ammesso che a questo punto abbiano più voglia di candidarsi e di fare politica.

Nicola Lo Iacono

 

 

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