Coronavirus e burocrazia
Nei terribili anni del terrorismo, in occasione di tutte le cerimonie funebri collegate alla uccisione di personaggi noti, i discorsi si chiudevano sempre con l’ espressone : “speriamo che sia l’ultima”.
Purtroppo quella espressione venne usata moltissime volte senza ottenere risultati ed il fenomeno transitorio cessò quasi spontaneamente.
Oggi la crisi collegata alla infezione del coronavirus ha sottolineato la necessità, avvertita da sempre, di una urgente riforma della burocrazia. I ritardi verificatisi nella sanità, per la gestione degli enormi problemi causati dal coronavirus, si è cercato di giustificarli con la solita espressione “colpa della nostra burocrazia”. I ritardi nella erogazione delle risorse deliberate per rendere meno difficile la vita dei nostri concittadini e delle nostre imprese, sono sempre dovuti per inutili intralci frapposti dalla burocrazia.
Le situazioni di disagio che in ogni campo ostacolano la nostra quotidiana vita, sono prevalentemente causate dalla burocrazia.
Il problema è noto se da oltre cinquant’anni se ne parla ma nessuno, ripeto nessuno, ha posto seriamente il problema per una completa riforma ed il controllo della mastodontica macchina amministrativa dello Stato.
Operazione più che difficile è impossibile, perché coloro i quali sarebbero i titolari per effettuare questa riforma, sono gli stessi che la utilizzano sistematicamente per loro loschi scopi.
Unico tentativo, rimasto solo tentativo, di mettere le mani su questo annoso problema è stato fatto dalla Ministra Marianna Madia nel 2014, alla quale feci pervenire alcune mie valutazioni al riguardo, alle quali la Ministra rispose con una mail del 27 maggio 2014 “Grazie per il contributo alla riforma della pubblica amministrazione”.
L’importanza da me sempre data a questo problema lo confermano tutte le mie note pubblicate nel tempo, recentemente riassunte in quattro articoli, pubblicati su diversi giornali on line, che sono stati trasmessi anche alla Presidenza del Consiglio, con allegata l’intera mail pervenutami dalla Ministra Marianna Madia.
Gli articoli riguardano la riforma del Senato, la riforma delle partecipazioni statali, la riforma delle municipalizzate e la riforma delle province e delle regioni.
Speriamo che il coronavirus, a parte le vittime che ha causato, possa mettere le ali per normalizzare la vita del nostro paese.
Angiolo Alerci