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La riforma della burocrazia

La riforma della burocrazia

Ascoltando tutte le discussioni che commentano gli effetti e i gravissimi danni che questa grave epidemia causata dal coronavirus sta provocando, da parte tutti gli scienziati ed anche da pseudo scienziati ,si sottolinea che ci costringerà a cambiare totalmente in nostro modo di vita.

Se costringerà noi a cambiare modo di vita, sarà indispensabile che questo cambiamento venga aiutato da coloro i quali con i loro provvedimenti e le loro decisioni, hanno contribuito a creare certe situazioni che oggi dovrebbero essere modificate.

Secondo me nel nostro Paese sarebbe indispensabile allentare tutte le gravi tensioni che scaturiscono dalla nostra burocrazia. Spesse volte un semplice provvedimento per diventare esecutivo dovrà ottenere il visto di tre o più diversi controlli realizzati anche in diversi anni. In pausa virus mi sono soffermato a fare alcune considerazioni:

– E’ in corso di definizione il provvedimento relativo alla riduzione del numero dei parlamentari. Provvedimento proposto, non tanto per snellire l’aspetto “burocratico” dei servizi resi, ma per ottenere una minima riduzione del loro costo. Questo provvedimento potrebbe essere integrato con l’abolizione dell’inutile, dannoso e costoso sistema bicamerale, creato dalla nostra Costituzione in un momento particolare che oggi non esiste più, determinando soltanto una grande perdita di tempo con la doppia lettura dei provvedimenti in esame. Doppia lettura che rarissime volte è intervenuta a modificare leggi di scarso interesse.

Inoltre il costo del Senato, con la sua enorme struttura burocratica, è di gran lunga superiore rispetto al risparmio che sarà realizzato con la riduzione dei parlamentari e potrebbe dare finalmente un serio indirizzo per una seria riforma della burocrazia.

– Contestualmente all’abolizione del Senato si dovrebbero azzerare tutte quelle inutili commissioni extra parlamentari, appositamente ideate per consentire ai governanti di turno di creare costosissimi posti di sottogoverno . Per continuare a parlare in modo serio della riforma della nostra burocrazia, bisogna iniziare dall’alto. Essendo un problema che mi ha appassionato da tempo, continuerò a rappresentarlo a puntate, oggi la prima: l’abolizione del Senato.

Angiolo Alerci

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