Coronavirus, Concetto Arancio : “denuncio l’irresponsabile condotta denotata dai sanitari dell’Ospedale Umberto I di Enna”
COMUNICATO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE SANITA’ DI PIAZZA ARMERINA CONCETTO ARANCIO
In un momento così delicato per la tutela della salute, imprescindibile al fine di evitare il temuto contagio del virus Covid-19, sono costretto a denunciare l’irresponsabile condotta denotata dai sanitari dell’Ospedale Umberto I di Enna, reparto medicina generale, a danno della nostra comunità.
Sono infatti venuto a conoscenza che nei giorni precedenti il personale medico del predetto reparto, abbia sconsideratamente inteso trasferire presso l’ospedale Michele Chiello, due pazienti che presentavano, anche alla luce dell’anamnesi compiuta sin dal ricovero ad Enna, chiari ed incontrovertibili sintomi di positività al coronavirus. Ciò che è sconcertante è che il personale medico dell’Ospedale Umberto I non abbia reputato fondamentale, prima ancora di provvedere al trasferimento, effettuare il relativo tampone di controllo.
Non appena giunti all’ospedale Chiello i pazienti hanno, tuttavia, manifestato inequivocabili segni di contagio, sicché il nostro personale ha adottato le prescritte misure, eseguendo il tampone di verifica.
I controlli hanno confermato la positività di un paziente (nelle more deceduto) mentre per il secondo, posto in isolamento, si è in attesa di riscontro.
Ora è indubbio che lo scriteriato e dissennato comportamento messo in atto dai sanitari del reparto di medicina generale del nosocomio ennese metta a repentaglio la salute del personale medico ed ausiliario del nostro ospedale, dei parenti e di tutti coloro che siano venuti a contatto con i due pazienti positivi al covid -19 ed ancor più dell’intera comunità piazzese a causa del pericolo contagio nonché possa inficiare la piena funzionalità del reparto del nostro ospedale ove i pazienti sono stati ospitati.
La gravissima situazione verificatasi mi impone, in qualità di Consigliere comunale e presidente della Commissione Sanità, di attenzionare con il massimo rigore l’accaduto, riservandomi sin da adesso, qualora ne ricorrano gli estremi, di sporgere formale denuncia alla competente Autorità giudiziaria.
L’invito che in ogni caso rivolgo è quello di comunicare immediatamente agli organi preposti eventuali contatti che si siano avuti nei giorni precedenti con i due pazienti e di porsi in autoisolamento al fine di eseguire le verifiche diagnostiche del caso.