StartNews

logo
Mostra più informazioni
Mostra più informazioni
logo
Casino Mostra più informazioni

Carcere circondariale di Piazza Armerina: papà detenuti e figli giocano a calcio

Carcere circondariale di Piazza Armerina: papà detenuti e figli giocano a calcio

In data 18 dicembre nella Casa Circondariale di Piazza Armerina hanno avuto luogo due iniziative aventi come tema la cura della genitorialità durante la carcerazione: “La partita con papà” ed il progetto “GiochiAmo a giocare”. “La partita con papà”, promossa a livello nazionale presso gli Istituti Penitenziari dall’Associazione “Bambini Senza sbarre”, ha visto coinvolti i papà detenuti con i figli in un incontro di calcio, alla presenza dei familiari . All’iniziativa, giunta quest’anno alla sua settima edizione, hanno aderito quest’anno settanta istituti penitenziari e, fra questi, per la prima volta il superando le difficoltà legate alla mancanza di un vero e proprio campo sportivo, il carcere di Piazza Armerina. Il tutto per consentire quanto vi è di più semplice e naturale, una partitella fra padri e figli.

In concomitanza ha avuto luogo il progetto “GiochiAmo a giocare”, promosso a livello locale da Caritas e Caritas Young di Piazza Armerina, che con i giovani volontari, hanno curato l’animazione della giornata con giochi, musica e canti. È stato anche messo in scena, un breve spettacolo a cura dei detenuti ospiti della struttura, sotto la guida di Stefania Libro e Samantha Intelisano che da qualche mese hanno avviato un laboratorio teatrale nel carcere. Un breve sketch di un pagliaccio, brani tratti dal Piccolo Principe e due brani musicali. I Familiari, fra cui bambini di ogni età hanno invaso la rotonda dell’istituto, trasformata in spazio scenico, accolti dal direttore che in un breve saluto iniziale ha ringraziato organizzatori e personale di polizia penitenziaria ed educatori, che si sono spesi per organizzare e gestire gli eventi.

E’ notorio che durante la detenzione la relazione tra padre e figlio viene a modificarsi proprio perché essa deve adattarsi alla struttura contenitiva del carcere e ai conseguenti limiti che si frappongono alla naturale espressione dell’affettività.

Iniziative di questo genere che restituiscono naturalezza ai momenti di incontro si inseriscono, pertanto nel solco della tutela della genitorialità che costituisce parte della mission dell’amministrazione penitenziaria. La mattinata si è conclusa con un momento conviviale, un rinfresco offerto dalla Caritas , e alla fine i saluti. L’iniziativa , ha promesso la direzione, si ripeterà .

«Home

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi