Enna, GDF: sull’illecito guadagno vanno pagate le tasse. Denunciato un ex promotore finanziario
Comunicato stampa Guardia di Finanza
Raggirava ignari risparmiatori che, riponendo fiducia nelle sue abilità professionali, affidavano gran parte dei propri risparmi con la promessa di fruttuosi profitti. Con questa accusa, già nel mese di Maggio di quest’anno, un consulente finanziario di professione, operante nella provincia ennese, veniva individuato e segnalato alla Procura della Repubblica dalle Fiamme Gialle del locale Nucleo di Polizia Economico Finanziaria. Per lui, a seguito di mirate indagini, si erano rilevate responsabilità in ordine ai reati di truffa ed appropriazione indebita per importi di circa 800.000 euro.
Al fine di recuperare a tassazione i proventi derivanti dall’attività illecita di quest’ultimo, gli uomini del Nucleo P.E.F., guidati dal Cap. Beppe La Sala – recentemente assegnato al Provinciale di Enna, già Comandante del Gruppo di Termine Imerese (PA) – avviavano una verifica fiscale relativa agli anni compresi dal 2013 al 2017 rilevando, altresì, indebiti introiti conseguiti quali “redditi diversi”, frutto di reato. L’attività di investigazione tributaria consentiva agli inquirenti di accertare somme pari a circa mezzo milione di euro in violazione tributaria.
Al termine degli accertamenti, il promotore finanziario, A.L. di anni 67, è stato deferito all’Autorità giudiziaria anche per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, reato previsto per importi annuali evasi superiori ad euro 50.000,00.
Su questa linea, prosegue l’incessante attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, volta al perseguimento delle eterogenee forme di illeciti economico-finanziari, nonché alla salvaguardia della regolare circolazione dei capitali, a tutela dei cittadini onesti. L’attività in rassegna, in tal senso, evidenzia, ulteriormente, la connotazione investigativa -multidisciplinare delle Fiamme Gialle, conformemente alle direttive strategiche fissate dal Comando Generale, esclusiva prerogativa del Corpo in grado di prevenire e reprimere, trasversalmente condotte penalmente rilevanti, nonché di procedere alla contestazione delle relative violazioni a carattere tributario.