Palio dei Normanni, chiusa la 64esima edizione. Il sindaco Cammarata: “Numeri da capogiro, ha vinto Piazza Armerina”
Ad aggiudicarsi la giostra è stato il quartiere Casalotto. Miglior cavaliere Giuseppe Arancio. Per la prima volta nella storia alcuni momenti del Palio sono stati drammatizzati da attori
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Un Palio emozionante, abbiamo avuto numeri da capogiro: ha vinto tutta la città di Piazza Armerina”. A dichiararlo è stato il sindaco, Nino Cammarata, a conclusione della 64esima edizione del Palio dei Normanni. Mercoledì si è svolta l’ultima delle tre giornate con la Quintana del saraceno, il momento della competizione con la giostra in uno stadio Sant’Ippolito sold out in cui, per la prima volta nella storia è stato previsto un ticket d’ingresso. Così i 24 cavalieri dei 4 quartieri si sono sfidati punto su punto e ad avere la meglio è stato il team del quartiere Casalotto, che in un finale di gara emozionante ha vinto la Quintana classificandosi al primo posto con 196,5 punti alle spalle di Canali (190), Monte (188,5) e Castellina (144). La giuria, formata da Carmelo Anzaldi, ispettore del Corpo forestale regionale nel reparto ippomontato, e da Flavio Sinagra e Marco Napoli, ha decretato che il miglior cavaliere per realizzazione di punti è stato Giuseppe Arancio di Canali, mentre per il miglior assetto Christian Arena di Casalotto.
Ma oltre alla sfida senza esclusione di colpi sul campo, c’era da vincere anche la sfida della nuova formula del Palio, diretto dalla regista Gisella Calì, che ha curato tutti gli eventi del 12 e del 13 agosto. Una grandiosa “macchina” di 600 figuranti ed un gruppo di attori che sono riusciti a far “vivere” i momenti salienti del Palio: la “Consegna delle armi” in piazza Semini il primo giorno e la “Consegna delle chiavi”, in piazza Duomo il secondo giorno.
“Per me è stata una emozione indescrivibile – ha dichiarato la regista Gisella Calì – Piazza Armerina è una città magica che vive il Palio in ogni momento dell’anno e non solo durante i 3 giorni dell’evento. Sono felice di non aver deluso le aspettative dell’amministrazione e del grande apprezzamento ricevuto dai piazzesi. Dirigere il Palio era una sfida che abbiamo vinto grazie all’aiuto di tutti: artisti, figuranti, componenti dei quartieri e di tutta la città”.
“Uno dei migliori pali della storia – ha sottolineato l’assessore al Turismo Ettore Messina – è risultata vincente l’idea di una regia in grado di produrre un copione, dirigere gli attori e coordinare le comparse, con l’obiettivo di trasformare il Palio in una più completa rappresentazione teatrale. La regista Gisella Calì l’ha saputo fare con acuta sensibilità artistica, senza stravolgere la manifestazione ma innestando con cura le parti recitate e le coreografie studiate dal coreografo Francesco Torrisi. Il risultato è stato gradevole ed emozionante e ha permesso di far conoscere al grosso pubblico uno spettacolo d’alto livello”.
“Un lavoro di squadra eccezionale – ha dichiarato Dino Vullo, coordinatore del Palio – abbiamo cambiato le menti delle persone, abbiamo dato un segnale di rispetto ed educazione. Siamo convinti che questa manifestazione debba valicare i confini di Piazza Armerina e diventare più internazionale possibile”.
Nella foto: foto1 Pietro Genuardi e Turi Amore nei panni del conte Ruggero e del Gran magistrato. Foto 2 un momento della Quintana. Foto 3 il team vincitore di Cansalotto
Ufficio Stampa
Sebastiano Diamante