Il Palio è vinto, il Palio ha vinto. Il trofeo al Casalotto. La “falsa” vittoria dei Canali un errore evitabile se ci avessero ascoltato
Il Palio è stato un successo ma i punteggi, così come avevamo chiesto da mesi all’organizzazione per una questione di trasparenza vanno comunicati in tempo reale insieme alle penalità – Un successo la diretta web: 1000 persone collegate nello stesso momento
Il Palio dei Normanni 2019 verrà ricordato per due aspetti: il primo legato al successo della manifestazione da ogni suo punto di vista, l’altro per il grande errore commesso al termine della Quintana del Saraceno quando si è ufficializzata la vittoria del quartiere Canali senza aver atteso il responso ufficiale della giuria che ha poi assegnato la vittoria al quartiere Casalotto.
Il successo de Palio
La manifestazione ha finalmente iniziato un percorso di rinnovamento e miglioramento che da queste pagine era stato chiesto da almeno 12 anni. Questa amministrazione ha saputo realizzare alcuni dei cambiamenti che, solo qualche anno fa, venivano ritenuti improponibili e irrealizzabili e che solo dei visionari come noi ritenevano indispensabili. Se la rivoluzione non si è ancora completata è perché bisogna tenere conto che all’interno della macchina organizzativa esistono sacche di tenace resistenza a tutti quei cambiamenti che in qualche maniera producono la perdita di privilegi costruiti negli anni e contro i quali si sta battendo, con giusta determinazione, lo stesso assessore al turismo Ettore Messina.
Nell’edizione di quest’anno del Palio è risultata vincente l’idea di una regia in grado di produrre un copione, dirigere gli attori e coordinare le comparse, con l’obiettivo di trasformare il palio in una più completa rappresentazione teatrale. La regista Gisella Calì l’ha saputo fare con acuta sensibilità artistica, senza stravolgere la manifestazione ma innestando con cura le parti recitate e le coreografie studiate dal bravo coreografo Francesco Torrisi. Il risultato è stato gradevole ed emozionante e ha permesso di far conoscere al grosso pubblico uno spettacolo d’alto livello. Unanime il consenso in città, poche le critiche.
La comunicazione
Quest’anno il Palio si è potuto avvalere di una sala stampa in cui il giornalista Sebastiano Diamante per il Palio e Elisa Guccione per il Madfest, collaborati da StartNews, hanno curato una comunicazione che in maniera capillare ha raggiunto migliaia di lettori e soprattutto ha avuto un forte impatto mediatico sulla Rete. La diretta Web con il programma ideato da StartNews,”Aspettando il Palio”, con la regia di Gianluca Murella e la copertura live delle varie fasi dell’evento, a partire dalle selezioni dei cavalieri, hanno avuto un grandissimo successo e sono stati seguiti da decine di migliaia di utenti internet. Ieri la parte finale della Giostra ha superato le 1000 persone collegate contemporaneamente.
Il grande errore per una stupida convinzione
Ma veniamo al grande errore di ieri sera, in cui io per primo sono caduto dichiarando vincente il quartiere Canali per poi essere smentito dalla giuria ufficiale. Un errore che poteva essere evitato solo se si gli organizzatori avessero ascoltato le nostre richieste invece di trincerarsi dietro una stupida convinzione che ogni anno mette a rischio la regolarità della gara. Andiamo con ordine. La quintana del saraceno, da quel che mi risulta, è l’unica competizione al mondo in cui la giuria non comunica ai partecipanti e al pubblico il punteggio delle prove durante la gara. Questo aspetto crea un problema di trasparenza del risultato in quanto i calcoli vengono effettuati solo alla fine. Ovviamente non si mette in discussione l’onestà dei giudici ma il sistema è banalmente influenzabile e , proprio a tutela dei giudici e della loro onestà, ad ogni prova di ogni singolo cavaliere andrebbero comunicate le penalità , le motivazione per le quali sono assegnate e il punteggio.
Il ridicolo in realtà si sfiora quando si va a cercare la motivazione per la quale il punteggio non viene comunicato. Parte del pubblico, secondo alcuni, venendo a conoscenza del punteggio potrebbe abbandonare gli spalti del campo sportivo, giudicando scontato il risultato dopo le prime prove. E’ una considerazione di una stupidità contro cui mi auguro che anche il coordinatore del Palio, Dino Vullo, convinto come me della necessità di procedere alla divulgazione del punteggio, intervenga al più presto.
La gara di ieri era stata fino a quel momento così avvincente che anche lo spettatore meno coinvolto sarebbe rimasto fino all’ultimo a godersi lo spettacolo. Nelle 63 edizioni che hanno preceduto questa del 2019 è sempre stato così. Se ci fosse stata l’ufficialità dei singoli punteggi non sarebbe successo quello che è accaduto ieri. Il prossimo anno questa regola non scritta dei punteggi celati al pubblico dovrà essere rivista altrimenti si rischia di rendere la Giostra del Saraceno una parte oscura di un Palio che quest’anno è risultato più lucente che mai.
Nel frattempo… Onore al Quartiere Casalotto.
Nicola Lo Iacono
(la Foto in copertina è di Giuseppe Di Vita)