Piazza Armerina – La giostrina divelta, parla l’autore del video: “Era traballante , ci siamo solo seduti”
“Non c’è stata alcuna volontà di commettere un atto vandalico. Qualcuno di noi si è seduto sulla giostrina di piazza caduti sul lavoro che si è subito ribaltata perché fissata male. Era già traballante come hanno dichiarato sulla vostra pagina Feacebook due mamme che l’avevano lasciata utilizzare ai loro figli qualche giorno prima. Registrare e diffondere il video è stata una stupidata, un momento goliardico, che ho fatto non pensando alle conseguenze. Abbiamo sbagliato a sederci ma siamo pronti a risarcire quanto dovuto per il danno fatto” a parlare è il ragazzo che ha girato incautamente il video, poi diffuso sui social, in cui viene mostrata la giostrina divelta. Si tratta di Mario Ribilotta, figlio dell’ex consigliere comunale Teodoro Ribilotta che interviene sulla vicenda: “è chiaro che mio figlio e i suoi amici hanno commesso una stupidata sia nel sedersi sulla giostra che nel registrare quel video e ed è per questo che mi sono già messo in contatto con gli uffici comunali per risarcire il danno, ma mi chiedo anche, vista la mia esperienza da amministratore, se quelle giostre sono a norma e se è stato rilasciato il certificato di agibilità che prevede vengano rispettate tutta una serie di prescrizioni”.
Gli interventi delle mamme che avevano utilizzato la giostrina postati sulla nostra pagina web
L’accaduto dovrebbe mettere in guardia chi a volte per superficialità commette atti che possono sembrare innocui ma che in realtà comportano tutta una serie di conseguenze che rischiano di pregiudicare soprattutto il futuro di chi ha ancora tutta una vita davanti. Le offese personali nei nostri confronti scritte sulla nostra pagina web, penalmente perseguibili, rappresentano ancora di più la superficialità con la quale i ragazzi affrontano a volte le situazioni. Ovviamente non procederemo a querela sperando che tutta questa vicenda sia d’esempio a chi pensa che la maggiore età sia solo una data da festeggiare e che l’averla raggiunta non comporti alcuna responsabilità.