Ieri a Pergusa Giornata regionale della misericordia in Sicilia
L’abbraccio delle misericordia per 32 detenuti, rappresentanti della folta popolazione delle carceri isolane. È stata celebrata ieri, venerdì 26 aprile, a Pergusa la Giornata regionale della Misericordia in Sicilia, organizzata dai sacerdoti che svolgono il servizio di cappellani negli istituti penitenziari di tutta l’Isola.
Un momento di accoglienza e fraternità si è svolto dapprima nella chiesa del Santissimo Crocifisso di Pergusa, dove alle 12 è stata celebrata una messa solenne presieduta dall’arcivescovo di Messina Giovanni Accolla e dal vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana, alla presenza di diversi esponenti del clero locale e, naturalmente, dei 20 cappellani delle carceri arrivati da ogni punta della Sicilia. “Abbiamo voluto con noi una delegazione di detenuti per condividere assieme una giornata di riflessione, preghiera e gioiosa fraternità anche assieme alle loro famiglie”, ha spiegato padre Paolo Giurato, cappellano di Giarre e delegato regionale dei cappellani delle carceri.
Con loro a condividere il pranzo organizzato nel refettorio dell’Oasi Madonnina del Lago, anche un gruppo di agenti di polizia penitenziaria, i volontari che lavorano nelle carceri, i catechisti delle comunità neocatecumenali che operano tra i detenuti e la troupe di Radio Maria, emittente vicina al mondo dei reclusi. “Per noi è una giornata molto importante – ha commentato don Sebastiano Rossignolo, cappellano della casa circondariale di Enna – dimostriamo concretamente che la misericordia e la vera accoglienza è possibile, anche per chi ha sbagliato, per chi sta finendo di pagare una pena e vogliamo dare loro una nuova speranza di vita, la possibilità di cambiare vita una volta reinseriti in società”.
Mattatore del pomeriggio, il comico Massimo Spata, arrivato a Pergusa appositamente (e gratuitamente) da Lampedusa (dove ha deciso di vivere da qualche anno), proprio per stare accanto ai detenuti: “Ho fatto tanti spettacoli dentro le carceri – ha raccontato – conosco bene i volti di chi vive per anni dietro le sbarre, conosco le loro storie, le vicissitudini che li hanno consegnati alla giustizia e non riesco a dire di no quando mi chiamano. La loro vicinanza è un regalo che faccio a me stesso”. Il comico star della tv – e attualmente impegnato sul set delle serie Il commissario Montalbano – alla platea presente ha regalato risate confrontando le peculiarità di catanesi e palermitani, vizi e virtù delle donne siciliane, gli strampalati rapporti uomo-donna, ma ha lanciato anche messaggi sociali: “So che scontate una pena – ha detto – ma nessuno di voi merita di essere mortificato. Mi auguro che lo Stato vi garantisca giuste opportunità di vita che vi permettano di vivere onestamente accanto alle vostre famiglie”.
Detenuti, famiglie di questi, cappellani e operatori si sono infine affidati alla Madonna della misericordia, il simulacro pellegrino che Radio Maria fa girare nelle carceri italiane.