Un grande successo il concerto di Francesca Incudine sabato sera a Piazza Armerina
Grande successo di pubblico al concerto di Francesca Incudine sabato sera a Piazza Armerina . L’artista, che si è esibita nella preziosa cornice della chiesa di Santa Lucia, nel cuore del quartiere Canali accompagnata dai suoi valentissimi musicisti Manfredi Tumminello e Salvo Compagno e con Andrea Ensabella mago del suono, ha entusiasmato con la sua musica il pubblico che gremiva la piccola chiesa.
Nel corso della serata, ci sono stati momenti toccanti e coinvolgenti e sono stati quelli in cui l’artista ha condiviso con il numeroso pubblico presente IETTAVUCI , un grido di libertà contro chi ci vorrebbe passivi e arrendevoli, NO NAME, testo che racconta di una strage quella del 25 marzo del 1911 quando 146 operai, di cui 129 donne, rimasero uccisi nell’incendio della Triangle Waist Company di New York, la fabbrica delle “shirtwaist”, le camicette bianche di moda tra le signore dell’alta borghesia. A perdere la vita soprattutto immigrate ebree e italiane, gran parte provenienti dalla Sicilia, molte delle quali bambine di 12-13 anni sottoposte a turni di lavoro di quattordici ore al giorno per sei dollari alla settimana. Il testo è liberamente ispirato al libro “Camicette bianche, oltre l’8 marzo” di Ester Rizzo autrice che avremo ospite a Piazza Armerina il prossimo 19 maggio .
Grande commozione e tutti e tutte in piedi per applaudire MI METTU O SULI testo scritto da Mario, fratello di Francesca, una delle canzoni più belle scritte sulla violenza contro le donne . La giovane e pluripremiata artista siciliana ci ha regalato un folk innovativo ed elegante con ritmi moderni, testi in dialetto con sonorità mediterranee che è stato apprezzato perché la musica come linguaggio universale, che si declina in infinite modalità di espressione è cultura, è arte, è uno degli strumenti più potenti con cui comunicare e far sgorgare le emozioni e la serata di sabato ne è la dimostrazione più bella. Nel corso della serata Nuccia Maugeri ha interpretato uno stralcio del lavoro teatrale – PENELOPE- l’Odissea e’ fimmina– , rielaborazione della figura di Penelope della regista siciliana Luana Rondinelli ,una delle più promettenti giovani drammaturghe italiane.
Dalla serata è arrivata forte – trovando d’accordo il sindaco Nino Cammarata e il presidente del consiglio Marco Incalcaterra entrambi presenti al concerto – la necessità di diffondere il senso di appartenenza ai luoghi partendo proprio da progetti come quello organizzato dall’Associazione Donneinsieme “Sandra Crescimanno” e dalle donne della parrocchia di Santa Lucia, progetti che rendano più forte la conoscenza della memoria storica dei luoghi trasmettendo messaggi di solidarietà attraverso quel potente mezzo che è la musica. Il progetto “E’ il margine che fa la pagina” mira a valorizzare proprio quei luoghi, poco conosciuti della nostra citta , promuovendo l’incontro tra i portatori di memoria , in questo caso Francesca Incudine e gli abitanti del quartiere e non solo, sperimentando pratiche di cittadinanza attiva e narrazione attraverso la musica folk e altri eventi perché animazione e aggregazione sociale possono diventare straordinari mezzi di sensibilizzazione alla cura dei luoghi dove viviamo.
Emerge forte la necessita di “educare” al bello e iniziative come questa, possono rivitalizzare e animare spazi pubblici lasciati nell’incuria perché tutti gli spazi all’interno della nostra città possano divenire luoghi flessibili e aperti a tutti i cittadini e alle cittadine e soprattutto ai bambini e alle bambine. E’ proprio dal margine che contiene la pagina che bisogna ripartire perché è da lì che possono essere riscritti momenti straordinari di socializzazione e di cultura capaci di consentire progettualità condivise tese soprattutto al coinvolgimento di persone che vivono situazioni di disagio e marginalità o anche “semplicemente” di solitudine . Diceva Victor Hugo “ Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere ,la musica lo esprime”