Per la giornata in ricordo delle vittime della mafia a Enna Giulio Francese presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia
Era il 26 gennaio 1979 quando Mario Francese, il primo giornalista a parlare di “cupola”, fu assassinato a colpi di pistola dal feroce Leoluca Bagarella, davanti casa sua. Francese, a soli 54 anni, pagava con la vita il suo coraggio di cronista e il suo grande impegno civile. Giovedì 21 marzo, primo giorno di primavera e Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia il figlio, Giulio Francese, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, sarà gradito ospite a Enna presso la sala Cerere, dalle 10,30, per riflettere insieme agli studenti sul ruolo della stampa nella lotta alla mafia e per commemorarne le sue vittime in primis Mario, suo padre e Giuseppe, il fratello.
L’incontro realizzato dall’Istituto “Neglia – Savarese”, diretto dalla professoressa Marinella Adamo e dall’associazione culturale Fonte, presieduto dalla figlia Rosalba è organizzato nell’ambito del premio giornalistico “Emanuele Fonte”, giunto alla terza edizione e rivolto alle scuole siciliane di ogni ordine e grado. Il Premio è nato per ricordare il cronista ennese e trova terreno fertile nelle scuole per seminare nei ragazzi l’importanza dell’informazione libera e moralmente impegnata com’era appunto Mario Francese