I consigli dello specialista su alterazioni e atteggiamenti posturali
Le alterazioni e gli atteggiamenti posturali potranno essere molto variabili a seconda dei casi esaminati. Basti considerare che nel mondo si contano circa 7,38 miliardi di abitanti e che ogni singola persona presente una postura assolutamente univoca e irripetibile. Sarebbe quindi impossibile determinare la totalità delle posture esistenti, tuttavia si può associare il nostro personale atteggiamento posturale a degli standard di riferimento.
Nelle figure sottostanti si individuano diversi atteggiamenti posturali che si discostano da quello considerato come ideale. Si nota come le diverse posture influenzino la posizione della linea di gravità, spostando il baricentro corporeo, con conseguente sovraccarico in determinate strutture ossee, muscolari e minore equilibrio.
L’origine del cattivo atteggiamento posturale riconosce diverse concause: congenite, abitudini motorie come lo sport agonistico, traumi o incidenti, sedentarietà, fattori evolutivi, fattori psicologici, ecc. Nell’insieme questi elementi determinano la postura dell’individuo. Ciò si ricollega al concetto poc’anzi espresso che ciascuno di noi presenta una postura unica e irripetibile. Per questo mi piace poter definire la postura come “il libro aperto della nostra storia personale, che ogni giorno si arricchisce di una nuova pagina”. Il nostro personalissimo biglietto da visita che ci dice chi siamo e da dove veniamo.
Ciascun atteggiamento posturale ha una sua storia alle spalle e se si vuole scoprire la causa del cattivo atteggiamento va indagata questa storia. Agire sui sintomi offrirà soluzioni temporanee e palliative destinate con il tempo a fallire.
Non tutte le alterazioni posturali si evidenziano o manifestano con uguale gravità. A tal proposito è possibile distinguere tra:
– Atteggiamenti viziati, da considerare come dei vizi estetici che si manifestano durante l’adolescenza, come conseguenza dei profondi cambiamenti psicosomatici puberali tali per cui il soggetto non ha ancora “riacquisito” una corretta conoscenza e controllo del proprio corpo e che ne alterano la statica e la dinamica. L’intervento posturale su tali turbe risulta essere di fondamentale importanza per scongiurare l’evoluzione in stadi più gravi. Talvolta questi atteggiamenti viziati possono rappresentare l’humus d’insorgenza di deficit della postura a carattere evolutivo nella fase adulta che tenderanno col tempo a peggiorare o stabilizzarsi.
– Paramorfismi, con questo termine ci si riferisce a quadri di scompensi posturali a carattere reversibile che alterano le forme e dimensioni del corpo ma che ancora non sfociano in quadri patologici riconoscibili tali da determinare un coinvolgimento scheletrico nell’alterazione ma prettamente muscolare. Devono essere trattati attraverso la rieducazione posturale per scongiurare quadri evolutivi patologici.
– Dismorfismi, sono delle alterazioni che interessano la componente scheletrica. La deformazione può essere a carico delle strutture articolari o ossee e risulta essere a carattere irreversibile, tale da apportare scompensi anche gravi delle funzioni organiche. Il trattamento posturale risulta vano nel cercare di modificare o correggere la deformazione muscolo-scheletrica ma deve mirare invece ad intervenire sulla postura generale, controllo, equilibrio e coordinazione, per far sì di assumere degli atteggiamenti che possano compensare il dismorfismo in modo da scongiurare e prevenire quadri patologici ancora più gravi.
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