All’alba di oggi operazione della Polizia di Stato contro banda specializzata in furti in aziende agricole
COMUNICATO STAMPA POLIZIA DI STATO
Enna, Operazione «Draci»: debellata dalla Polizia di Stato un’associazione a delinquere, formata da soggetti italiani e di nazionalità romena, votata alla commissione di reati contro il patrimonio in ambito rurale, in particolare di furti di autocarri, escavatori, trattori e quad, che avevano razziato in aziende agricole del territorio di Enna e delle province limitrofe, danneggiando numerose imprese per diverse decine di migliaia di euro. Grazie all’azione degli investigatori è stata recuperata parte della refurtiva composta principalmente da numerosi mezzi da lavoro di ingente valore. Durante l’esecuzione dei colpi, il principale esponente del gruppo criminale portava con sé il figlio minore, di pochi anni.
Sin dalle prime luci dell’alba di oggi, giovedì 22 novembre 2018, la Polizia di Stato, ed in particolare la Squadra Mobile di Enna con la collaborazione del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, a conclusione di articolata e complessa attività investigativa – coordinata brillantemente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna – sta procedendo – con la collaborazione della Squadra Mobile di Catania nonché delle altre articolazioni della Questura di Enna – al fermo numerosi soggetti di nazionalità italiana e romena, facenti parte di un’associazione a delinquere, votata alla commissione di reati contro il patrimonio in ambito rurale. In particolare di furti autocarri, escavatori, trattori e quad, che avevano razziato in aziende agricole del territorio di Enna e delle province limitrofe, danneggiando le imprese ed alcune attività commerciali con danni per diverse decine di migliaia di euro. Grazie all’azione degli investigatori è stata recuperata parte della refurtiva, composta principalmente da numerosi mezzi da lavoro di ingente valore, permettendo di fare luce su decine di colpi. Il principale esponente del gruppo criminale, portava con sé durante l’esecuzione dei colpi, persino il figlioletto di appena pochi anni.
L’attività investigativa ha consentito di acquisire importanti elementi probatori in ordine a diversi episodi di furto e delineare le rispettive responsabilità penali dei sodali. In particolare, l’indagine è stata svolta con attività tecniche di intercettazioni ambientali e telefoniche, rilevazione dei dati gps dei veicoli utilizzati dai componenti del gruppo, analisi dei tabulati di traffico telefonico delle utenze in uso agli indagati, visione dei circuiti di videosorveglianza delle aziende agricole e della attività commerciali derubati o di altri sistemi pubblici, analisi dei profili del social network facebook, acquisizione di denunce delle vittime e altre escussioni, nonché da numerosissimi servizi sul territorio.
Fra i colpi messi a segno figurano anche degli episodi di furto perpetrati ai danni di un’azienda sottoposta a sequestro patrimoniale (preventivo) per il coinvolgimento (dell’azienda stessa e/o dei titolari) in reati inerenti la criminalità organizzata.
Inoltre, a riprova della abituale tendenza criminale dei componenti della banda, nel corso di varie azioni delittuose, quasi sempre perpetrate nottetempo, accadeva sovente che il principale esponente della banda portasse con sé anche il figlio minore.
L’operazione, particolarmente complessa, vede il coinvolgimento di un centinaio di poliziotti, che oltre ai fermi di indiziato di delitto, hanno eseguito numerose perquisizioni nei domicili e nei locali in disponibilità degli indagati – delegate dall’autorità giudiziaria procedente.
Ulteriori dettagli verranno comunicati nel corso della conferenza stampa che si terrà presso l’Auditorium Falcone e Borsellino del Palazzo di Giustizia di Enna, oggi 22 novembre 2018, alle ore 12:30, alla presenza del Sig. Procuratore Dr. Massimo Palmeri e dei Sostituti Procuratori Dott.ri Giovanni Romano, Domenico Cattano e Orazio Longo, che hanno coordinato brillantemente le indagini.