“Ti faccio sciogliere nell’acido”… ma le minacce arrivavano da uno stalker che si fingeva un mafioso
«Ti faccio fare fuori con la lupara bianca», «ti faccio scogliere nell’acido», «tu non sai contro chi ti sei messo!», «Non ho paura di sbirri e carabinieri!», «Io in carcere ci sono già stato!». Sono queste le frasi con cui un 42enne di Enna perseguitava i dipendenti di una concessionaria d’auto e in particolare uno di loro con cui aveva avuto una questione in relazione al noleggio di un’auto. L’uomo, verso cui è stato emesso un provvedimento di divieto di dimora a Enna, perseguitava non solo l’impiegato e i suoi colleghi ma anche amici e parenti della sua vittima.
Le frasi pronunciate farebbero pensare ad un un uomo appartenente a chissà quale pericolosa cosca ma in realtà, secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un mitomane che vorrebbe assumere la personalità di un pericoloso mafioso nel tentativo di incutere terrore nelle sue vittime.
Le messa in scena, in base a quanto ricostruito dalle indagini, prevedeva anche una certa coreografica di cui facevano parte due grossi doberman e con i quali il persecutore si presentava nella sede regionali della concessionaria dove lavorava la vittima e in compagnia dei quali avvicinava anche i perenti di quest’ultimo. Tutto questo è durato qualche mese, fin quando una denuncia circostanziata ha resa chiaro agli agenti la situazione.
L’uomo, che al momento del fermo avrebbe mantenuto con la polizia un atteggiamento da “mafioso” ripetendo tra se e se ad alta voce la frase « stai calmo! stai calmo!» nel tentativo di intimorire gli agenti, sarà costretto ad attenersi a quanto ha ordinato il giudice . Se dovesse avvicinarsi alle sue vittime verrebbe immediatamente arrestato… anche se difficilmente otterrebbe il 41bis, misura riservata ai veri mafiosi.