Il signor Miroddi e il suo ricorso: per una sentenza se ne riparlerà forse fra due anni
Dall’indomani della chiusura della consultazione elettorale del giugno scorso si è subito parlato del ricorso che l’ex sindaco Filippo Miroddi ha presentato al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per ottenere l’annullamento del ballottaggio e la ripetizione dello stesso. Sull’argomento c’è molta disinformazione, alimentata da qualche nostalgico, tanto che alcuni pensano che a dicembre o al massimo a gennaio subito dopo la sentenza del TAR si andrà a votare nuovamente.
In realtà non aspettiamoci nulla di tutto questo. Innanzitutto il tribunale interessato a dicembre deciderà se il ricorso del signor Miroddi è ammissibile ovvero se esistono i presupposti per pensare che ci siano state delle irregolarità. Inizierà così un iter, in caso di accettazione del ricorso, che è difficile si concluda prima di due anni, una procedura che non prevede nel frattempo la rimozione dell’attuale sindaco Cammarata. Inoltre far passare il concetto di irregolarità sarà un po’ difficile visto che durante lo spoglio le schede contestate dai rappresentanti di lista dell’ex sindaco sono state solo nove, un po’ pochine per giustificare la richiesta di annullamento per irregolarità anche perché, su tutto il procedimento, c’è già stato un primo controllo dal tribunale di Enna.
Anche se non c’è alcuna dichiarazione ufficiale da parte dell’attuale sindaco fonti a lui vicine parlano di un Cammarata sereno e pronto a dare battaglia qualora si dovesse arrivare ad un processo. Da avvocato ha evidentemente delle certezze che giustificano questo stato d’animo e sa anche che, nel peggiore dei casi, fra due anni, se avrà lavorato bene, potrà contare sull’appoggio della gente.
LA SITUAZIONE POLITICA.
C’è poi la situazione politica. Qualora Miroddi dovesse vincere un eventuale processo fra due anni avrebbe sicuramente dalla sua alcuni schieramenti che sono usciti perdenti dalle ultime elezioni e che, sotto sotto, stanno lavorando a costruire alleanze con l’ex sindaco tradendo così anche il proprio elettorato. A parte i soliti voltagabbana della politica piazzese sono al lavoro anche “insospettabili” che, delusi dal risultato elettorale e muovendosi nell’oscurità, cercano percorsi alternativi per tornare al potere. Niente nomi… per il momento.
Sull’altro fronte Mauro Di Carlo di un nuovo ballottaggio preferisce non parlare ma è chiaro che ha compreso la lezione e di alleanze con “il vecchio” ci sembra non ci pensi nemmeno e si sa … se non ti allei con il vecchio ti allei con il nuovo…
Sarà una mia impressione ma Miroddi a Piazza Armerina non ha nessuna speranza sia in un caso che nell’altro, potrebbe però provare a candidarsi, per la gioia di alcuni suoi concittadini, a sindaco di Aidone il prossimo anno…