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Intitolata all’onorevole professor Silvestro Graziano l’aula consiliare del comune di Troina

Intitolata all’onorevole professor Silvestro Graziano l’aula consiliare del comune di Troina

Intitolata alla memoria dell’onorevole professor Silvestro Graziano, costituzionalista e deputato del Regno d’Italia nella XXVI e XXVII legislatura, nato a Troina nel 1885 e morto a Roma nel 1946, l’aula consiliare del palazzo municipale del Comune di Troina.

La cerimonia di intitolazione è avvenuta ieri pomeriggio, prima dell’inizio dell’ultimo consesso civico della legislatura corrente.
A scoprire insieme al sindaco Fabio Venezia la targa commemorativa, posta all’ingresso dell’aula delle adunanze, al cui interno è stata affissa una foto dell’insigne politico troinese, i due pronipoti del giurista: l’insegnante Rosanna Graziano e il responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale Paolo Graziano.
“Oggi Troina – ha dichiarato in un lungo e appassionato excursus storico-biografico il sindaco Fabio Venezia, studioso della figura del giurista troinese, contenuta nella sua pubblicazione personale “Troina. Itinerario culturale ai confini del provincialismo” – , colma un vuoto della propria memoria. Ogni comunità ha il dovere di ricordare i suoi figli migliori come l’onorevole Graziano, unico parlamentare della nostra città a sedere negli scranni di Palazzo Madama, giurista e oppositore del regime fascista. È doveroso pertanto ricordare questa importante figura per la nostra storia, intitolandogli il massimo luogo di espressione della democrazia, come gesto simbolico che possa stimolare in noi tutti gli alti valori civili incarnati nella sua vita e nella sua attività politica”.
Laureatosi  in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Catania, Silvestro Graziano fu eletto giovanissimo al Consiglio provinciale della città etnea, in occasione delle elezioni amministrative del 1914.
Nel 1921, viene eletto deputato di Catania per la XXVI legislatura (1921-23), nella lista “Partito del Lavoro” del deputato messinese Ettore Lombardo Pellegrino e, alla Camera, si iscrive al gruppo della democrazia liberale.
Nel 1922 ottiene la cattedra di Diritto costituzionale all’Università Mazziniana di Roma e viene rieletto nella XXVII legislatura (1924-29), tra i liberali della «Lista Bilancia».
Avvocato e libero docente di Scienza politica e di discipline giuridiche all’università di Roma, si occupò anche di diritto penale, fondò e diresse la rivista di diritto e politica “La Sintesi” (1920-22), attorno alla quale collaborarono personalità del mondo universitario e politico, di estrazione liberale e  democratica.
Fu autore di diverse opere di contenuto giuridico, in gran parte scritte nel secondo decennio del Novecento, che mostrano un marcato eclettismo, che va dagli scritti di carattere esclusivamente giuridico e avvocatesco agli studi di analisi storico-politica, tra le quali spiccano per la straordinaria attualità “La questione meridionale e l’autarchia amministrativa” e “La delinquenza dei minorenni”.

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