In ricordo di Franco Lo Monaco, un minatore dal cuore d’oro innamorato di Piazza Armerina
Franco Lo Monaco è stato un combattente, un uomo vero, fiero, d’altri tempi. La vita non è stata mai tenera con lui che da bambino era sceso in miniera dove aveva lavorato fino alla chiusura. Che da adulto aveva dovuto affrontare la innaturale perdita tragica di un figlio. Che, anziano, aveva dovuto combattere una bruttissima malattia, subire un trapianto di fegato e non piegarsi a tanti altri malanni. ‘Sono un duro’, mi diceva, ‘e non mollo’. E quando aveva rari momenti di stanchezza in questa sua lunga battaglia contro le malattie io gli ricordavo ‘sig. Lo Monaco lei è un duro. Non molli.’ E lui non mollava mentre combatteva tra gli ospedali di Modena e Reggio Emilia. Sostenuto continuamente nella sua voglia di vita dalla moglie e dalla figlia.
La mostra della Lega Zolfatai era la cosa di cui andava più fiero. Lui e il Presidente La Mattina sono stati coloro che più di ogni altro hanno dedicato passione, energie e tempo a questa bellissima realtà.
Un combattente che, alla fine, ha dovuto arrendersi. Ma non è stato sconfitto perché rimarrà nella memoria di tutti coloro che lo abbiamo conosciuto. Grazie dei suoi insegnamenti sig. Lo Monaco
Carmelo Nigrelli