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Piazza Armerina -Domani a palazzo Trigona l’archeologo Domenico Pancucci

Piazza Armerina -Domani a palazzo Trigona l’archeologo Domenico Pancucci

Domani alle ore 17,30 presso il Palazzo Trigona di Piazza Armerina si terrà il convegno   organizzato dal “Polo Regionale di Piazza Armerina, Aidone ed Enna per i siti culturali che avrà come oggetto il Monte Bubbonia. Parchi Archeologici della Villa del Casale e di Morgantina”, dal Gruppo Archeologico d’Italia sezione “Litterio Villari” di Piazza Armerina e dalla Pro Loco di San Cono.

Interverranno: l’Arch. Giovanna Susan, Direttrice del Polo, Il Dr. Roberto Scollo, Direttore del Gruppo Archeologico “L.Villari” di Piazza Armerina, il Dr. Emilio Grassenio, Presidente della PRO LOCO – San Cono, il Prof. Domenico Pancucci, Archeologo, Direttore delle campagne di scavo a Monte Bubbonia dal 1972, relatore.

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Su Monte Bubbonia si trova un anonimo sito indigeno ellenizzato, noto fin dal 1904 allorquando Paolo Orsi, l’archeologo roveretano a cui si deve la conoscenza di gran parte della Sicilia archeologica, specie preistorica, vi condusse una prima indagine, seguita da due campagne di scavo che portarono all’individuazione di un edificio sull’acropoli della città: il cosiddetto anaktoron, e all’identificazione della necropoli sul versante settentrionale del Monte.

L’importanza del sito fu confermata poi dagli scavi degli anni cinquanta e settanta del Novecento di Dinu Adamesteanu prima, e Domenico Pancucci poi. La conoscenza dell’insediamento di monte Bubbonia è apparsa, infatti, determinante al fine dello studio delle forme di contatto e acculturazione intercorse con i coloni greci: rilevanza storico-archeologica questa, direttamente correlata al peso strategico che il Centro, posto a controllo della piana di Gela e quindi della via di penetrazione verso Settentrione e Levante, ebbe nell’antichità.

I lavori di scavo condotti nella seconda parte del secolo scorso hanno permesso: di individuare un’altra necropoli sul versante meridionale; di chiarire la funzione dell’edificio o meglio degli edifici sull’acropoli, e stabilire che la prima frequentazione del sito risale all’età castellucciana, mentre la fondazione del centro indigeno, successivamente ellenizzato, è da datare alla fine dell’VIII-VII secolo a.C.

Domenico Pancucci, archeologo, laureatosi nell’Università di Palermo, è stato ricercatore nella stessa università fin dal 1980. Dal 1992 ha insegnato, sempre a Palermo, Etruscologi a e Antichità italiche e dal 1993 al 2010: Civiltà indigene della Sicilia, Civiltà preclassiche e Preistoria e Protostoria, oltre a Topografia dell’Italia antica e a Metodologie della ricerca ad Agrigento, Palermo e Cefalù, collaborando nel contempo con l’Assessorato BB.CC. della Regione Sicilia e con varie Soprintendenze dell’Isola.

Negli anni ’90 Ha curato la riorganizzazione e l’esposizione del Museo Civico di Gangi e ha diretto lo scavo archeologico del Castello di Castelbuono (Palermo). Dirige dagli anni ’70 annuali campagne di scavo archeologico nei siti di Monte Riparato (Palermo) e Monte Bubbonia (Caltanissetta). Ha collaborato alla realizzazione di varie mostre archeologiche sulla Sicilia antica in Italia e all’estero, tra cui due in Giappone.

Ha pubblicato ricerche e articoli a stampa su riviste italiane e straniere e una monografia su Monte Bubbonia oltre ai famosi “taccuini Orsi” su Monte Bubbonia. A breve sarà edito il volume: Monte Bubbonia II, che darà conto degli ultimi scavi. è membro dell’ AIAC, dell’ IIPP. Nel 2010 si è dimesso dall’Università di Palermo. Si occupa principalmente delle popolazioni anelleniche della Sicilia e dell’archeologia nelle Madonie, dove ha condotto ricognizioni e indagini di superficie ed ha scavato a Castellana Sicula, Gangivecchio e Pagliuzza.

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