Al via il progetto del Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane e mammedicervellinfuga.com
Da questa settimana è possibile partecipare al progetto di ricerca sui costi delle nuove emigrazioni italiane per le famiglie, ideato dal Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane e dal sito mammedicervellinfuga.com per tracciare i contorni e le dimensioni di questo fenomeno che riguarda sempre di più i giovani – e i meno giovani – del nostro Paese e le loro famiglie e per cercare di fornire risposte che possano essere di aiuto ai genitori, ai figli, ma anche alle istituzioni.
Online è disponibile un questionario elaborato allo scopo in due versioni, una per chi ha figli all’estero e una per chi ha figli in altre regioni italiane. Attraverso una sessantina di domande, il questionario si propone di identificare e quantificare le diverse tipologie di spesa – dalla retta del college/università, all’affitto, dalle spese mediche, ai viaggi da e per il luogo di origine – nonché il contributo globale che la famiglia fornisce ai figli lontani. Si cercherà altresì di capire il livello di autonomia economica dei nuovi migranti: da quelli che vanno via per studiare a quelli che si sono stabiliti nel nuovo Paese di residenza, spesso mettendo su famiglia, fino a coloro i quali contribuiscono al sostentamento dei parenti in Italia attraverso le rimesse.
Com’è noto, l’emigrazione contemporanea di cittadini italiani non riguarda solo le famiglie, ma ha riflessi importanti su tutto il Paese. Alle spese necessarie per il trasferimento si aggiunge la perdita netta per lo Stato del costo sostenuto per l’istruzione di giovani, spesso laureati, che mettono a frutto all’estero la formazione acquisita in Italia.
Secondo le parole di Maddalena Tirabassi, direttrice del Centro Altreitalie, “per quasi un secolo l’economia italiana si è avvalsa delle rimesse dei suoi emigrati. Con la ripresa massiccia delle migrazioni nell’ultimo decennio, che ha visto spostare la residenza all’estero a oltre 780.000 cittadini italiani di cui un terzo in possesso di laurea e più del il 51% con un’età tra i 15 e i 39 anni, la situazione pare essersi rovesciata: l’anno scorso Confindustria rilevava che la fuga dei cervelli all’estero fa perdere all’Italia, in termini di capitale umano, circa 14 miliardi all’anno, pari a 1 punto percentuale di Pil”.
“Essere genitori a distanza – afferma Brunella Rallo, sociologa e fondatrice del blog mammedicervellinfuga.com – ha un forte impatto affettivo, per i ragazzi che partono, ma soprattutto per le famiglie che restano – a giudicare anche da molti post raccolti da mammedicervellinfuga.com. Ma anche il costo economico di un figlio che lascia l’Italia per andare a cercare la sua strada all’estero (o in una diversa località italiana) è spesso molto oneroso per la famiglia e implica sovente importanti trasferimenti di denaro”.
mammedicervellinfuga.com, nato nell’autunno 2016, è il primo sito italiano dedicato alle famiglie dei giovani che, per studio o per lavoro, hanno scelto di andare a vivere altrove. Il sito include contenuti originali prodotti dalla redazione e mette a disposizione, anche sui social, una piattaforma aperta a racconti, opinioni, scambio di esperienze, consigli e aiuto reciproco tra le famiglie. mammedicervellinfuga.com promuove e partecipa a iniziative di studio e indagine sul fenomeno delle nuove mobilità italiane.
Il Centro Altreitalie opera nel campo della ricerca relativa ai movimenti migratori italiani nel passato e nel presente. Pubblica la rivista semestrale “Altreitalie. Rivista internazionale sulle migrazioni italiane nel mondo” e la collana omonima. Il Centro collabora con i principali enti italiani e internazionali attraverso pubblicazioni e la partecipazione e l’organizzazione di convegni, mostre, esposizioni museali. Le attività̀si rivolgono a un pubblico internazionale composto da studiosi, ricercatori, giornalisti, enti locali interessato alle tematiche relative alle mobilità vecchie e nuove. (Inform)