In barca a vela alle Eolie: una vacanza memorabile
Una vacanza in barca a vela alle Eolie è destinata a risultare memorabile per la varietà di attività che si possono compiere in questo angolo di Sicilia, che dal 2000 è entrato a far parte della World Heritage List dell’Unesco. Alicudi e Filicudi, insieme con Salina, Stromboli, Vulcano, Panarea e Lipari: sono questi i nomi delle sette perle del Mediterraneo meridionale, un arcipelago che merita di essere scoperto nel corso di una navigazione avventurosa, ma sempre sicura, magari con l’assistenza di uno skipper professionista.
Lipari
Punto di partenza ideale per l’esplorazione delle Eolie in barca a vela potrebbe essere Lipari, l’isola più grande di tutto l’arcipelago, con circa 10mila abitanti. Da Pietra Liscia a Valle Muria, la lista di spiagge che meritano di essere visitate è decisamente lunga, e include anche Porticello, Papesca, Vinci e Acquacalda. Facendo tappa sulla terraferma si può esplorare il Museo regionale che porta il nome di Luigi Bernabò Brea e che ha sede nel Castello: per gli appassionati di storia, un metaforico viaggio a ritroso nel tempo, tra preistoria e paleontologia del Quaternario.
Salina e Vulcano
Da Lipari, poi, le vacanze in barca a vela alle Eolie possono proseguire in direzione di Salina, diventata famosa in tutto il mondo per essere stata scelta come location dell’ultimo film di Massimo Troisi, Il postino. Il cineturismo si è sviluppato da allora, non solo in località Pollarama anche nel resto dell’isola. Dopodiché, ci si può dirigere a Vulcano, magari per avere l’opportunità di apprezzare i suoi fanghi, utilizzati per il trattamento della psoriasi e delle infiammazioni delle vie respiratorie, ma anche per gli effetti benefici garantiti a chi soffre di acne, di artrosi e di reumatismi. L’afflusso di gas caldi, a temperature che oscillano tra i 40 e gli 80 gradi, assicura la sterilità: insomma, non ci sono controindicazioni, se non per le donne in gravidanza e per i bambini molto piccoli. Ma a Vulcano non si può fare a meno di entrare in contatto con il Gran Cratere: le sue ginestre, tra cenere e lapilli, sono uno spettacolo nello spettacolo. Nel giro di un’ora si può giungere in cima partendo dal Porto di Levante: ovviamente è opportuno prestare attenzione alle continue esalazioni emanate lungo il sentiero che conduce direttamente alla bocca del vulcano.
Panarea e Stromboli
Tornati al porto e risaliti in barca, si può fare rotta verso l’isola più piccola di tutto l’arcipelago, vale a dire Panarea, meta privilegiata di molti personaggi famosi. Tra l’altro, vale la pena di concedersi una passeggiata verso la vetta di Punta Corvo, da cui è possibile ammirare i muri a secco e i terrazzamenti che testimoniano il passato contadino di quella che un tempo era una colonia agricola di Lipari. La tappa successiva non può che essere Stromboli: un paesaggio selvaggio, con le strade non illuminate dai lampioni ma dal vulcano e dalle stelle. Le guide vulcanologiche sono disponibili per tour emozionanti, mentre non si può rinunciare a una gita verso la lava della Sciara del Fuoco.